Borgogna Bianca. Con Ivano Antonini

Borgogna Bianca. Con Ivano Antonini

Una delle due serate (l’altra il 23 aprile) per approfondire la conoscenza di uno dei territori del vino più affascinanti del mondo, la Borgogna, insieme ad uno dei suoi più appassionati conoscitori: Ivano Antonini. In questa seconda serata esploreremo la Borgogna in bianco.

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INFORMAZIONI

Monza e Brianza

mercoledì 14 maggio 2025

Monza, Sede AIS Monza Brianza Via Borgazzi 83 (ingresso da via Gorizia)

Costo Soci AIS 80 euro

Orario
dalle 20:45

Per informazioni
E-mail: eventi@aismonza.it

La Borgogna non ha certamente bisogno di presentazioni. È una terra affascinante in grado di regalare alcuni tra i vini più blasonati e iconici del mondo. 
Il sapiente lavoro dei vignaioli unito alle caratteristiche pedoclimatiche uniche creano un magico connubio che nel calice si trasforma, al tempo stesso, in eleganza e potenza, delicatezza e struttura.

Camillo Favaro, nel suo libro “Vini e Terre di Borgogna” scrive: "La Borgogna è strana. Sembra la quintessenza di una terra statica, col suo arcipelago di vigneti disciplinato da una severità immutabile nei secoli, e invece è una regione in profondo rivolgimento, animata da cambiamenti, contraddizioni e fermenti oggi più vivi e scalpitanti che mai. Cambiano le generazioni dei vigneron e quelli che raccolgono oggi il testimone sembrano meno inclini al compromesso, più sensibili alle idealità di una terra viva di una viticoltura sostenibile, di un’enologia rispettosa".

Abbiamo deciso di esplorare questo magico territorio con due panoramiche riassuntive della regione, partendo dai due vitigni classici della Borgogna e dai colori che la rappresentano: il Pinot nero e lo Chardonnay, il Rosso e il Bianco.

In questo secondo incontro il protagonista sarà lo Chardonnay, un vitigno che si adatta quasi magicamente a diverse condizioni climatiche. È una varietà che germoglia e matura relativamente presto, ma è molto resistente: caratteristica che ben si adatta a regioni sia fredde che calde. Produce molto, senza per questo sacrificare troppo la qualità, e si adatta a terreni diversi producendo di diversi stili di vino. Una varietà internazionale che non a caso troviamo un po’ in tutto il vecchio e nuovo mondo.

C’è un po’ il motto del “se non sai che bianco piantare, pianta Chardonnay, che cresce”. Ma è qui in Borgogna, su suoli calcareo/argillosi, che lo Chardonnay si esprime ai massimi livelli mondiali. Il sottosuolo argilloso/calcareo ricco di sedimentazioni marine, la varietà di micro-ambienti pedoclimatici capaci di trasformare lo Chardonnay da un cru all'altro, l'esposizione specifica di ogni parcella, il microclima, il terroir di ogni vigna: ecco il tesoro della Borgogna, dove tutto è teso a creare vini diversissimi tra loro anche se fatti con il medesimo vitigno.

"Nessuno in Francia parlerebbe di Chardonnay", dice il professor Moio, “perché sarebbe riduttivo per alcuni tra i più grandi vini bianchi al mondo, noti proprio per la loro inconfondibile identità sensoriale, varietale e territoriale. Il miracolo della Borgogna è questo: ottenere da un solo vitigno, lo Chardonnay, ben quattrocento vini diversi”.

In Borgogna c’è un legame imprescindibile tra territorio e vino: lo Chardonnay e la Borgogna sono una coppia perfetta, il vitigno è in totale sintonia con il territorio e il contesto pedoclimatico; benché le variabili siano davvero poche - i produttori usano tutti barrique di rovere, gli allevamenti sono impiantati a guyot, il vitigno è lo Chardonnay - i vini sono unici.

Vini in degustazione

  • Chablis 1er Cru “Fourchaume” 2020 - Esprit Leflaive
  • Pouilly Fuissé “Héritage” 2018 - Domaine Thibert
  • Meursault Blanc 2021 - Domaine Dominique Lafon
  • Nuits-Saint-Georges 1er Cru “La Perrière ” - Domaine Henri Gouges
  • Chassagne-Montrachet 1er Cru “Morgeot” 2022 - Domaine Jean Marc Pillot
  • Corton-Charlemagne Grand Cru 2020 - Louis Latour

Conduce la serata

Ivano Antonini, millesimo 1973. Sommelier professionista dal 1998 e relatore AIS dal 2004. Wine consultant di professione con un passato da ristoratore e da sommelier in ristoranti stellati. Eletto miglior sommelier di Lombardia nel 2001, sommelier dell’anno per L’Espresso nel 2006 e miglior sommelier d’Italia nel 2008. Dal 2010 fa parte della commissione organizzativa dei concorsi di AIS Italia.

La prenotazione è impegnativa e vincolante. L’eventuale rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Al rinunciante è consentito far partecipare in sua sostituzione altro socio regolarmente iscritto ad AIS per l’anno in corso, previa comunicazione ad eventi@aismonza.it