Cucine di Francia e d’Italia: due culture a confronto

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26 novembre 2009

Cucine di Francia e d’Italia: due culture a confronto

Milano, 3 e 4 dicembre ore 18.00. Due incontri per approfondire la cucina italiana e francese presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 63...

Fernando Araújo-Coelho

Come riferito nell’articolo sul Festival Sud de France a Milano (e Roma) tenutosi dal 26 ottobre all’8 novembre (Newsletter del 23 ottobre), ha avuto luogo il 28 ottobre a Milano la tavola rotonda “Il riconoscimento della cucina nazionale come patrimonio intangibile dall’UNESCO: una questione culturale o politica?”. È stata questa la prima fase della riflessione proposta dalla manifestazione “Cucine d’Italia e di Francia: due culture a confronto”, organizzata dal Centro Culturale Francese di Milano.



Un’interessante riflessione sui concetti di cultura gastronomica, patrimonio culinario e sulla protezione, tutela delle tradizioni e dei prodotti locali all’interno di due spazi geografici con molti punti in comune ma anche significative divergenze. Sullo sfondo la richiesta francese di iscrivere la gastronomia del paese come patrimonio immateriale dell’UNESCO e la richiesta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco di simile iscrizione per la dieta mediterranea.



Da evidenziare l’intervento di Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura della Città di Milano. Considerando il tema come una questione politica che si innesca sullo sfondo di un’antica questione culturale, Finnazer Flory ha gettato uno sguardo sulla cucina come cultura, mettendo in rilievo svariati riferimenti letterari, per poi riferirsi alla cucina anche come ricerca, creatività e innovazione. Passando successivamente dal concetto di “cucina fruita” a quello di “cucina prodotta”, ha messo in risalto l’importanza delle produzioni nel rapporto col territorio, cioè dell’autenticità e bontà dei prodotti. Il che ci conduce necessariamente alla biodiversità, avendo Finazzer Flory preso spunto per ricordare la decisione di dedicare l’Expo 2015, appunto, alla biodiversità, oltre che alla problematica di come nutrire la popolazione mondiale.



Il secondo tempo della manifestazione vedrà due incontri successivi, sempre ad accesso libero, presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 63, come segue:



Giovedì 3 dicembre ore 18:00

Conferenza: Quid novi? Le sperimentazioni culinarie in Francia e in Italia tra XX e XXI secolo

Con François-Régis Gaudry, Alain Drouard, Andrea Petrini, Massimo Bottura e Emmanuel Giraud



Venerdì 4 dicembre ore 18:00

Conferenza e Dimostrazioni: E oggi?

Con Davide Cassi, Petter Nilsson e Carlo Cracco



Vedi i dettagli del programma delle due sessioni: Clicca qui

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