La Franciacorta di Castello Bonomi

AIS Como dedica un incontro di approfondimento a Castello Bonomi, uno degli interpreti più significativi della Franciacorta, un’occasione stimolante per conoscere le peculiarità del territorio e scoprire le caratteristiche identitarie dei vini che crescono all’ombra del Monte Orfano.

Alessandro Gaboardi

In Franciacorta è presente un vero e proprio anfiteatro naturale che consente di coltivare la vite a diverse altitudini e con differenti esposizioni. È qui, alle pendici meridionali del Monte Orfano, a Coccaglio, che si trova Castello Bonomi, storica azienda che fa parte del Gruppo Paladin, con tenute anche in Veneto, Friuli e Toscana.

A condurre la serata, Nicola Bonera, pluripremiato sommelier lombardo, profondo conoscitore del territorio, e Roberto Paladin, titolare di Casa Paladin.

I vigneti dell’azienda sono circondati da un parco secolare che assicura il mantenimento della biodiversità. Gli ettari vitati sono circa 32, suddivisi in 39 parcelle di cui 6 Cru; questi ultimi sono vendemmiati e vinificati separatamente per enfatizzare le caratteristiche e l’identità di ciascuno di essi. 

Le peculiarità del territorio del Monte Orfano

Il Monte Orfano è il risultato di sedimenti trasportati da corsi d’acqua ormai scomparsi, che si dirigevano verso l’Adriatico, la cui origine si stima possa essere avvenuta tra i 26 e 5 milioni di anni fa, il primo affioramento della Pianura Padana e l’unico di origine marina in Lombardia.

I suoli sono di origine sedimentaria, costituiti da elementi ghiaiosi di varie dimensioni e da sabbie fini. Calcare, gesso e argilla rossa sono gli elementi principali, e regalando al vino base Franciacorta, struttura, sapidità, complessità e longevità.

Le temperature in questa parte della Franciacorta sono miti, addirittura alcuni appezzamenti godono di un clima tipicamente Mediterraneo, grazie alla protezione dalle correnti più fredde provenienti da nord offerta dal Monte Orfano. Questo colle garantisce ulteriori vantaggi per la viticultura, infatti, le precipitazioni medie annue sono inferiori del 20% rispetto ad altre zone e l’escursione termica è assicurata dal fatto che le temperature più calde originate in pianura sono mitigate dall’altitudine.

La grande attenzione alla sostenibilità

Castello Bonomi segue i principi dell’agricoltura biologica per minimizzare l’impatto ambientale attraverso pratiche di miglioramento e tutela dell’ecosistema del vigneto. L’approccio sostenibile intrapreso presuppone un monitoraggio attento e costante dell’ambiente. 

La grande attenzione rivolta alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità rientra nel progetto 4V di Casa Paladin, i cui principi base sono il rispetto per la Vite, la protezione del Verde, la produzione di un Vino sostenibile, e la tutela della Vita.

La sperimentazione con l’erbamat

Il Monte Orfano si è dimostrato il luogo ideale per un progetto a cui Casa Bonomi ha dedicato grandi sforzi, la riscoperta dell’erbamat, antica varietà autoctona del bresciano, la cui prima menzione risale al 1564. L’azienda coltiva questa varietà nella parte più alta della tenuta, su vigneti terrazzati con esposizione a ovest.

L’erbamat è un vitigno a bacca bianca dalla maturazione tardiva caratterizzato da spiccata acidità, che sta riscuotendo particolare interesse in considerazione del cambiamento climatico in atto; dal 2017 è varietà ammessa dal disciplinare Franciacorta.

La degustazione

Franciacorta CruPerdu Brut DOCG MIllesimato BIO 2019
70% chardonnay, 30% pinot nero

L’annata 2019 è stata caratterizzata da una produzione qualitativamente eccellente, ed esprime vini di grande finezza ed eleganza.  Lo chardonnay ha fermentato in barrique, mentre il pinot nero in acciaio. Il vino in degustazione ha trascorso circa 48 mesi sui lieviti.

Colore giallo paglierino brillante e perlage fine. Note di frutta a polpa bianca e tropicale che lasciano spazio a sensazioni moderatamente balsamiche. Vino fresco, sapido ed equilibrato.

Franciacorta Extra Brut CruPerdu DOCG Grande Annata Millesimato 2016
70% chardonnay, 30% pinot nero

L’annata 2016 è ricordata come una delle migliori in Franciacorta dal punto di vista qualitativo, capace di donare vini dall’ampio profilo aromatico e gustativo, potenzialmente longevi. Parte dello chardonnay ha fermentato e affinato in barrique, mentre il pinot nero ha fermentato e affinato in acciaio. Il vino in degustazione ha trascorso circa 90 mesi sui lieviti.

Colore giallo paglierino brillante e perlage molto fine. Lo spettro olfattivo è complesso, ma su tutto emergono aromi agrumati e di frutta a polpa bianca. Vino verticale, diretto, dotato di estrema freschezza e prolungata sapidità, capace di rispecchiare l’annata.

Franciacorta Dosage Zéro DOCG Millesimato 2016
50% chardonnay, 50% pinot nero

Vino figlio di una delle migliori annate in Franciacorta, con condizioni climatiche molto favorevoli. Lo chardonnay ha fermentato in barrique, mentre il pinot nero in acciaio. Il vino degustato ha trascorso circa 78 mesi sui lieviti, a cui hanno fatto seguito ulteriori 6 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.

Colore giallo paglierino brillante e perlage fine. L’esame olfattivo rivela aromi agrumati, di frutto a polpa bianca maturo, miele e vaniglia. Notevole freschezza gustativa a cui si affianca una nota quasi salata. L’assenza di dosaggio lo rende un’espressione chiara del territorio, con ampio potenziale evolutivo.

Franciacorta Cuvée 1564 Brut Nature DOCG Millesimato 2017
45% chardonnay, 45% pinot nero, 10% erbamat

Cuvée 1564 Brut Nature è il primo Franciacorta prodotto con la percentuale massima di erbamat attualmente consentita dal disciplinare (10%).  L’annata 2017 è stata caratterizzata da una storica gelata in aprile; nei vigneti risparmiati, la vendemmia è stata eccezionale, con una produzione limitata, ma di elevata qualità. 

Per produrre la Cuvée 1564, ogni parcella è vinificata separatamente. Il mosto fiore dello Chardonnay e una parte dell’Erbamat fermentano e affinano per 7 mesi in barrique. Il Pinot Nero, vinificato in bianco, è invece affinato in acciaio. Il vino in degustazione ha trascorso circa 66 mesi sui lieviti. Il 10% di Erbamat apporta un’ulteriore nota di territorialità, senza tuttavia compromettere l’identità del vino.

Colore giallo paglierino brillante e perlage fine. L’esame olfattivo svela delicate sensazioni floreali seguite da note agrumate e minerali. Un vino fine, di struttura ed equilibrato, con una grandissima freschezza gustativa. 

Franciacorta Lucrezia Etichetta Bianca Extra Brut DOCG Riserva 2009
70% pinot nero, 30% chardonnay

Le uve provengono da un’accurata selezione dalle vigne più vecchie dell’azienda.
Solo la prima pressatura viene utilizzata per questa riserva; la fermentazione dello chardonnay avviene in barrique di rovere francese, a temperatura controllata, mentre per il pinot nero viene svolta in acciaio. Il vino in degustazione ha trascorso circa 150 mesi sui lieviti.  

Colore giallo paglierino e perlage finissimo. Aromi di fiori bianchi e di frutto a polpa bianca, che evolvono costantemente nel corso della degustazione, a cui seguono quelli di frutta secca, frutta candita e miele. L’esame gusto-olfattivo rivela un vino verticale ma equilibrato, estremamente fresco e sapido, con un finale decisamente persistente e complesso.

Franciacorta Lucrezia Etichetta Nera DOCG Riserva 2008 (Magnum)
100% pinot nero

Le uve provengono da un’accurata selezione dalle vigne più vecchie dell’azienda.  Solo la prima pressatura viene utilizzata per comporre questa riserva. La vinificazione avviene in acciaio. Il vino in degustazione è stato affinato circa 144 mesi sui lieviti.  

Colore giallo paglierino e perlage finissimo. Aromi di frutti rossi seguiti da note di erbe aromatiche e officinali. L’esame gusto-olfattivo oltre a confermare la complessità e la finezza già dedotta all’esame olfattivo, regala una straordinaria freschezza gustativa a cui si affianca una gradevole sensazione sapida. Vino elegante e fine dotato di un finale estremamente persistente.