Sorsi Riflessi. Il lago nel calice

Dopo “Marina Vitae”, dedicata ai vini che nascono sotto l’influsso marino, e “Vini da Vertigine” in cui ha raccontato le peculiarità della montagna, Bruno Ferrari, come i grandi Robert Zemeckis (“Ritorno al Futuro”) o Peter Jackson (“Il Signore degli Anelli”), dirige il terzo capitolo della sua trilogia dedicandolo al lago e alle sue influenze sul mondo del vino. Set, AIS Monza e Brianza.

Rocco Brucoli

«Lago che vai…terroir che trovi»

Partiamo dal clima, che è mite e temperato, grazie innanzitutto all’effetto di volano termico che la massa di acqua lacustre produce. L’accumulo di calore durante il giorno viene rilasciato gradatamente dopo il tramonto evitando, ad esempio, pericolose gelate primaverili. L’effetto riflettente dello specchio d’acqua consente, inoltre, di ridurre la formazione di nebbie, controllare, quindi, l’umidità e amplificare l’irraggiamento solare. Il combinato disposto che ne risulta è uve asciutte e sane. 

Seconda caratteristica del lago è la costante presenza di ventilazione: la mattina la brezza si muove dai rilievi verso il lago, mentre al pomeriggio succede l’opposto. Famoso è l’Ora del Garda, vento presente sull’omonimo lago, in grado di raggiungere anche quello di Caldaro. La presenza dei venti, oltre a prevenire la formazione di marciumi tra i grappoli, mitiga le temperature estive, consentendo una crescita vegetativa più equilibrata e prolungata.

Per ciò che riguarda i terreni, la situazione è più variegata. Il denominatore comune è l’antica presenza dei ghiacciai, generatrice di un anfiteatro morenico. Questo ha generato un vero mosaico di suoli: terreni pesanti e argille bianche nella zona del Lugana, piane alluvionali sul Garda, torba e sostanze organica sul Sebino, calcare e dolomia sul Monte Baldo.

I vini nel lago

Una breve, ma dovuta, digressione sui vini spumanti e sulla scelta di conservarli nelle profondità del lago  durante la seconda fermentazione.

Da un punto di vista tecnico, le bottiglie vengono alloggiate all’interno di gabbie e immerse nel lago. La presa di spuma avviene, quindi, in profondità. Il vino si ritrova in un ambiente buio, a temperatura costante e in condizioni di pressione idrostatica elevata. Gli effetti sono una maturazione più lenta e raffinata e una maggiore protezione dall’ossidazione. Le correnti del lago garantiscono inoltre una costante cullata delle bottiglie con i lieviti che rimangono sempre in sospensione.

Bruno FerrariLa degustazione

Franciacorta DOCG Pas Dosé - Aligi Sassu millesimato 2020 - Majolini

L’azienda nasce negli anni ’60 del secolo scorso per opera di Valentino. Alla sua scomparsa, dopo un periodo di inattività, subentrano i 4 figli che danno inizio a un nuovo corso, andando oltre la precedente produzione di solo vino rosso.

Lo spumante, dedicato allo scultore Aligi Sassu, è un 100% chardonnay, proveniente da diversi vigneti. Fermentazione a temperatura controllata di 18 °C, sosta almeno 36 mesi sui lieviti.

Paglierino lucente, con riflessi verdolini. Il profilo olfattivo, di indubbia attrattività, apre su sentori floreali di gelsomino, acacia e tarassaco. Si prosegue con note fruttate di cedro, lime e pera, cui seguono effluvi aromatici di timo e salvia. Il finale è su profumi di spezie dolci, pasticceria e sbuffi gessosi.

Al sorso spicca per decisa verticalità e una giusta sapidità. L’effetto discreto della bollicina crea una piacevole sensazione di rotondità a centro bocca. Chiude inteso e lungo su frutta e vaniglia.

Abbinamento consigliato: tempura di gamberi, baccalà alla vicentina.

Metodo Classico Blanc de Blanc – Zero Estremo Adamadus – Agricola Vallecamonica

L’azienda nasce nel 2003, dislocata su entrambi i versanti della valle. I dislivelli tra i 250 e gli 800 metri s.l.m. non consentono alcuna meccanizzazione. Sono i primi a sperimentare l’immersione delle bottiglie nel lago per necessità, vista l’assenza di uno spazio idoneo dove tenere le bottiglie durante la seconda fermentazione.

“Adamadus” è un 100% souvignier gris, vitigno PIWI.  Pressatura pneumatica a grappolo intero, fermentazioni del solo mosto fiore a temperatura controllata in acciaio. Successivamente 6 mesi sulle ‘fecce nobili’ senza svolgere malolattica. Affina 40 mesi in bottiglia, di cui 24 a 10 metri di profondità.

Giallo paglierino intenso e brillante.

Al naso pompelmo rosa, kiwi, timo, maggiorana, sentori di pasticceria, vaniglia e pietra focaia.

Verticale e saporito il sorso; struttura importante che conferisce una certa masticabilità. Sul finale ritorna il kiwi e una nota fumé.

Abbinamento consigliato: animelle cotte nel burro, cipolle bbq cotte al miele e fondo bruno; in alternativa trota fario alla brace con patate al cartoccio.

Metodo Classico Blanc de Noirs – Nautilus CruStorico - Agricola Vallecamonica

Dalla stessa azienda dello spumante precedente, questo vino deriva da oltre 10 vitigni diversi a bacca rossa, provenienti dallo stesso vigneto, il Ruk a 450 metri s.l.m. Pressatura pneumatica a grappolo intero, fermentazioni del solo mosto fiore a temperatura controllata in acciaio. Successivamente 6 mesi sulle ‘fecce nobili’ senza svolgere malolattica. Affina 40 mesi in bottiglia, di cui 36 nelle profondità del lago.

Affascinate l’aspetto visivo buccia di cipolla brillante. 

Al naso ribes, fragolina di bosco e lampone. Poi rimandi floreali di violetta, salvia, menta e pepe bianco. Presente una leggera nota di polvere da sparo.

In bocca la carbonica perfettamente integrata produce una bollicina finissima che dona morbidezza, nonostante un’importante spalla acida e una spiccata saporosità. Sul finale una leggera nota metallica dovuta alla sua giovinezza, che non ne intacca la personalità.

Abbinamento consigliato: astice blu, caviale beluga, gazpachuelo e tempura di alghe. In alternativa gnocchi di farina di castagne, crema al Fatulì e guanciale.

Trento DOC Riserva – Lagorai – Cantina Romanese

L’azienda nasce nel 2009 dalla passione per il vino dei fratelli Giorgio e Andrea e dal desiderio di riqualificare la viticoltura in Valsugana. Produce spumanti riserve Trento Doc e vini fermi.

Lo spumante metodo classico ‘Lagorai’ è il primo e unico Trento Doc affinato sott'acqua, nei fondali del Lago di Levico. È un 100% chardonnay; affinamento sui lieviti minimo di 48 mesi.

Paglierino luminoso con riflessi dorati. Raffinato e complesso al naso: pesca gialla, albicocca, mela golden, melone, erbe aromatiche, vaniglia, note di pasticceria e sprazzi iodati.

In bocca spicca la cremosità di una bollicina finissima, che unita a freschezza e sapidità, porta a un equilibrio perfetto, che rende il sorso molto piacevole. Finale di frutta gialla e spezia dolce.

Abbinamenti consigliati: linguine con bottarga e arselle, ravioli ripieni di gamberi con scampi e pomodori.

Alto Adige DOC Pinot Bianco - Quintessenz 2021 – Kaltern Caldaro

Ci spostiamo in Alto Adige, sulla Strada del Vino, tra Termeno, Appiano e Caldaro. La storia di Kellerei Kaltern affonda le radici ai primi del ‘900 del secolo scorso e nasce dall’unione, in momenti diversi, di 5 cantine. “Quintessenz” rappresenta la linea di eccellenza della produzione.

100% pinot bianco coltivato su terreni calcarei, conoidi di origine glaciale, e spezzoni di roccia dolomitica. Pigiatura lenta delle uve intere cui segue la fermentazione spontanea in botti di rovere. Maturazione in legno per 10 mesi sulle fecce fini.

Vivace paglierino di buona fittezza. Ampio, elegante e raffinato il corredo olfattivo: lime, mandarino, mango, pesca gialla, fiori di sambuco, tarassaco, gelsomino, salvia, timo, miele di acacia, vaniglia, cioccolato bianco e sentore iodato nel finale. Sontuoso in bocca, saporito, setoso e avvolgente. Finale lungo su note vanigliate e burrose.

Abbinamento consigliato: zuppa di pesce, risotto alle erbe.

Lugana Riserva DOC - Menasasso 2019 - Selva Capuzza

Selva Capuzza (da “silva”, zona di campagna, e “capuzza”, area sopraelevata) è un podere dedicato alla produzione dei vini autoctoni della zona. Il Podere, situato 4 Km a sud del Lago di Garda, si colloca in una posizione collinare molto pregiata e nota per la sua biodiversità.

“Menasasso” è 100% turbiana. Le uve sono raccolte a mano dopo attenta cernita dei grappoli dal vigneto ‘Selva’ solo nelle annate migliori; vinificazione in acciaio a temperatura controllata. Maturazione in acciaio per 12 mesi sulle fecce fini con batonnage, cui segue affinamento in bottiglia per 6 mesi.

Sfavillante paglierino di media fittezza. Profumo invitate di frutta gialla, albicocca, ananas, papaia e mango. Seguono sentori floreali di fiori gialli, quindi miele, pepe bianco, menta, timo e salvia. Leggera ed elegante nota fumé sul finale.

Sorso morbido e vellutato, più saporito che fresco, dal lungo finale ammandorlato. Abbinamenti consigliati: fasolari ripieni alle erbe, risotto con la tinca.

Un grazie speciale a Mattia Tellone, brand ambassador del Consorzio Vini IGT Valcamonica e a Matteo Armillotta di Profondo Rosso Vini.

In chiusura una citazione di Mario Soldati che racchiude il senso del rapporto tra vino e lago: «un vino nato accanto a un lago non ha fretta di piacere. Vive il silenzio, ascolta la luce, riflette la terra. Poi ti guarda...e racconta il tempo».