I quattro Tramin

I quattro Tramin

L'aromatico italiano
di Massimo Zanichelli
28 febbraio 2025

Sempre più snobbato dalla contemporaneità, il Gewürztraminer non può e non vuole nascondere le sue prerogative (spiccata aromaticità, generosità alcolico-zuccherina), che nelle mani giuste, come quelle di Willi Stürz della cantina Tramin, diventano qualcosa di tremendamente espressivo.

Ah, il Gewürztraminer! Il bianco che ha convertito al vino molti di noi, che tuttora fa proseliti tra i neofiti, l’aromatico di cui tutti ci siamo innamorati, è diventato oggi, nell’epoca dei vini sottili e verticali, una specie di paria, guardato a vista, per non dire in tralice, perché “è troppo aromatico, è troppo alcolico, è troppo morbido”: siamo perfino restii a concedergli il privilegio del guilty pleasure. Eppure, è un vino di forte caratterizzazione, identitario e riconoscibile, esige terroir elettivi (non è il classico internazionale che cresce bene ovunque lo metti), ha una vocazione eclettica (produce bianchi secchi, vendemmie tardive, passiti). 

Le versioni della cantina Tramin, tutte Doc Alto Adige o Südtirol Gewürztraminer, ne sono da tempo testimonianza, prova e quintessenza. Le firma dal 1995 Willi Stürz, Kellermeister che unisce preparazione tecnica, sensibilità interpretativa, rigore professionale. È nato a Tramin (Termeno), nella Bassa Atesina, la roccaforte del Gewürztraminer: non poteva che avere questo vino nella testa e nel sangue.

Vinificato in acciaio, il Selida 2023 (“piccolo maso”, “piccola realtà agricola” nella lingua locale) proviene dai terreni calcarei, con argille e ghiaie, dei vigneti più ripidi tra quelli compresi dai 300 ai 500 metri di quota, ha un olfatto stuzzicante di rosa e frutta esotica, una bocca polposa, ricca, felpata, spiccatamente varietale, di bella souplesse aromatica, con alcoli e glicerine perfettamente integrati: non è semplicemente un second vin aziendale, ma una versione che gioca sulla leggerezza senza rinunciare al carattere. 

Il più celebre Nussbaumer, in produzione dal 1990, nasce invece dai terreni calcareo-argillosi con presenza di ghiaia in superficie e porfido in profondità nel cuore del cru Söll. Vendemmiato a fine ottobre, il 2022 è uscito dopo 14 mesi tra maturazione in acciaio (fino ad agosto) e affinamento (in bottiglia). Ha colore identico al Selida (paglierino intenso e brillante), un carattere varietale spiccato (rosa, peonie, litchi, ananas), un sorso pieno e polposo, felpato e sciolto, profondo e modulato, con un finale assai persistente di petalo di rosa, frutta esotica e pepe bianco. Invecchia magnificamente.

Il Roen 2023 (nome della catena montuosa che protegge i vigneti dei versanti orientali sopra Termeno, da cui arrivano le uve) è una vendemmia tardiva: dopo il taglio del tralcio, i grappoli sono stati raccolti tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre con fermentazione/maturazione del vino in barrique. Ha 225 grammi di zucchero residuo “sciolti” perfettamente in 6,7 g/l di acidità. Colore intenso e brillante, sentori profondi di frutta esotica (ananas, mango, papaia, frutto della passione), bocca densa, succosa: invitante nettare di frutta tropicale, equilibrio interno di cristallino nitore, allungo sinfonico, mozartiano, di grande lignaggio e souplesse. Stavo per scrivere “una delle migliori versioni degli ultimi anni” (è luminosa, vellutata, irresistibile) ma il Roen genera spesso questa impressione.

Il più famoso Terminum è il capolavoro della casa. È una vendemmia tardiva botritizzata che nasce in una conca al riparo dall’Ora del Garda, ideale per la formazione della muffa nobile. Nel 2022 le uve sono state raccolte a fine novembre e il vino ha fermentato dai 7 ai 9 mesi in barrique, dove poi completa la maturazione. Colore dorato maturo e brillante, olfatto che sprigiona sentori di muffa nobile, di camomilla, di zafferano, mentre il frutto esotico contorna e corona il tutto. Il sorso è cremoso-denso-viscoso, ha intensità e purezza di botrite con note di papaia, mango e pera. Che concentrazione e che contrasto! Scia finale di zafferano.

I Gewürztraminer di Tramin sono in realtà cinque, ma la nuova annata (2017) della Spätlese Epokale, nata nel 2009 e già vino di culto, uscirà in ottobre. Ne riparleremo.